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L’Associazione ha come finalità:

Conservare viva la memoria, far conoscere la spiritualità di don Andrea e mantenere il collegamento fra la diocesi di Roma e il vicariato dell’Anatolia.

 

L’associazione nasce nel giugno 2006, pochi mesi dopo la morte di don Andrea Santoro ucciso nella chiesa di Santa Maria a Trabzon (Turchia) mentre pregava con la Bibbia in lingua turca tra le mani che è rimasta colpita da uno dei proiettili.

Scrive padre Rossi de Gasperis nella presentazione al libro “Diario di Terra Santa”: “Don Andrea Santoro… Finalmente un prete che si nutriva della Parola di Dio e la incarnava quotidianamente nella sua esistenza”.

E nella introduzione alla pubblicazione delle Preghiere dal Diario “Un Fiore dal Deserto” il Cardinale Gianfranco Ravasi scrive: “I testi di don Andrea Santoro sono di una trasparenza assoluta… C’è, però, un dato costante, una sorta di chiave musicale che si deve avere nell’orecchio per leggere questo spartito mistico e poetico. In filigrana alle sue preghiere don Andrea fa ininterrotta­mente balenare la sorgente a cui attinge: la Parola di Dio… Questa aderenza intima alla Parola divina alla fine giustifica il fatto che, assieme a don An­drea, nel martirio sia stata colpita anche la Bibbia che egli in quel momento teneva tra le mani me­ditandola”.

Per realizzare la sua finalità l’Associazione svolge alcune attività:

* raccogliere e curare gli scritti di don Andrea;

* approfondire la sua spiritualità, i suoi pensieri e le sue intuizioni;

* raccogliere i testi e le testimonianze sulla sua vita e attività pastorali;

* curare pubblicazioni

* rispondere alle richieste di testimonianza sulla sua figura;

* promuovere esperienze spirituali (piccoli pellegrinaggi) nei luoghi della Turchia nei quali don Andrea ha vissuto i suoi ultimi anni di vita e di pastore;

* realizzare progetti per favorire lo sviluppo del dialogo interreligioso e interculturale sia in Italia che in Turchia;

* vivere momenti di preghiera e di formazione.