III settimana di Avvento

Una lettera di don Andrea alla comunità parrocchiale di Gesù di Nazareth del Natale 1986:

«Carissimi,

[…] È l’augurio che volevo farvi: offrirvi a Cristo come sua abitazione, come Maria. Accogliere la sua amicizia, la sua Parola, la sua chiamata. Diventare ognuno la grotta di Cristo e sentir risuonare dentro di noi il suo invito: «Vieni! Vengo a nascere per te. Conto su di te: vuoi?».

Un augurio particolare alle famiglie in cui la malattia, la lontananza da casa, la separazione, il carcere, il dolore rendono presente il freddo e l’oscurità della grotta di Betlemme. Cristo non è lontano, anche se nascosto.

Un augurio affettuoso e colmo di rispetto a quanti non credono o credono in modo diverso. Cristo non è nostro, ma di tutti.

Un augurio a quanti si sentono lontani dalla Chiesa o hanno sofferto a causa di essa. Noi vorremmo costruire una chiesa migliore: la vostra esperienza può essere preziosa. Vorremmo offrirvi le cose più buone che Cristo ha messo dentro la sua chiesa. Vorremmo contare sul vostro perdono per le impronte cattive che le nostre mani lasciano sui doni di Cristo. Vorremmo, nonostante tutto, assaporare con voi la gioia di appartenere a una stessa casa.

Un invito ai giovani perché raccolgano Cristo dalla grotta di Betlemme e lo spargano in tutto il mondo.

Un saluto ai bambini perché trovino in Gesù il loro più grande regalo di Natale e perché, assomigliando a lui, siano per noi il nostro più grande regalo di Natale.

Con affetto

don Andrea Santoro»